Con il nome di gas di petrolio liquefatti (GPL) sono indicati tutti quei gas liquefacibili che si ottengono dalla distillazione del petrolio greggio, oltre che dal frazionamento del gas naturale, (nel quale sono spesso contenuti), oltre che dalla lavorazioni di impianti petrolchimici.
Ecco un pratico schema sull’energia immagazzinabile nei serbatoi fuori terra (max 80% di riempimento):
Il GPL, ormai, è l’alternativa più valida alla benzina. Questo carburante, avendo potere calorifico maggiore del metano a parità di peso immesso (anche se il metano inquina meno), inoltre, senza tutti i problemi di corrosione derivati dal metanolo e dall’etanolo.
Ormai il GPL ha assunto una rilevanza economica fondamentale con moltissimi addetti impiegati nelle fasi a valle della raffinazione – imbottigliamento, distribuzione, produzione di serbatoi e valvole.
Le caratteristiche del GPL
Il propano ed il butano commerciali, chiamati generalmente GAS di petrolio liquefatti (GPL), oltre ad essere estratti direttamente da giacimenti naturali del sottosuolo, vengono normalmente prodotti nel processo di raffinazione del petrolio greggio ed essendo composti chimici costituiti da carbonio e idrogeno, giustifica la loro denominazione di idrocarburi.
Il GPL (propano) viene fornito da Petrolchimica Sud s.r.l. all’utenza in recipienti: portatili (bombole o bidoni e fusti) e fissi (serbatoi) che vengono riforniti di prodotto direttamente sul luogo d’impiego mediante apposite autocisterne.
